CIRCOLO FOTOGRAFICO L'OBIETTIVO
La Multi visone questa sconosciuta.
Con l’avvento della fotografia digitale e software di montaggio, oggi tutti hanno la possibilità di creare delle presentazioni “animate” con le proprie immagini, grazie all’aggiunta di una colonna sonora, testi ed effetti speciali.
Grazie all’audiovisivo, noto anche come multivisione si possono così creare storie, in modo molto semplice e di facile apprendimento, racconti e/o visioni fantastiche con una particolare atmosfera coinvolgente ed emozionante.
Ma come tutte le arti ha bisogno di regole e conoscenza, ecco le principali.
• L’idea, il progetto, lo storyboard
Primo passo è dunque l’idea di base: qui non ci sono regole e solo la fantasia dell’Autore può decidere l’argomento da trattare. Documenti di viaggio, canzoni, poesie, illustrazione di brani musicali, interpretazioni personali di un fatto reale, una storia inventata, indagini psicologiche o interpretazioni di argomenti attuali, e altro ancora.
• Il racconto fotografico
I soggetti delle singole foto (che sono il Cosa) e il modo scelto dal fotografo per rappresentarli e ordinare le immagini in sequenza utilizzando il valore espressivo degli accostamenti (che è il Come), devono essere in grado di comunicare con logica e chiarezza l’idea scelta dal fotografo, e cioè il significato dell’opera (che è il Perché).
• La colonna sonora
La preparazione della colonna sonora è sicuramente l’operazione più delicata per un fotoamatore che spesso non ha dimestichezza con le procedure da seguire e, molte volte, non ha una sufficiente preparazione e conoscenza musicale. La difficoltà principale però è quella di saper creare ed utilizzare la colonna sonora in modo coerente e funzionale al racconto che stiamo realizzando; la scelta dei brani musicali è sempre un problema difficile quando si vuole uscire dai facili schemi di una canzone o di un semplice brano musicale. Ma la colonna sonora non è solo musica ma può contenere rumori, parlato, effetti sonori e quant’altro possa coinvolgere lo spettatore.
• Il montaggio e la regia
La ricerca estetica è, in questo caso, l'elemento più importante.
Si dovrà dare inoltre la priorità alla ricerca degli effetti di dissolvenza.
Le serie sonorizzate debbono essere prima di tutto godimento per la vista e per l'udito.
• La dinamica comunicativa
L’audiovisivo, considerato come un racconto, parla attraverso diversi canali comunicativi.
Un audiovisivo deve presentare una comunicazione chiara, efficace, incisiva, condivisibile, congruente rispetto ai diversi canali comunicativi (titolo, sceneggiatura, musica, immagini, eventuali testi…).
Quando ciò non avviene possiamo trovarci di fronte a messaggi dissonanti, ambigui o paradossali.
Quindi la multivisione o audiovisivo, non è solo una sequenza di belle fotografie di viaggi esotici, di luoghi sconosciuti oppure genti, oppure animali, oppure natura o particolari eventi.
Ma è un luminoso e melodico racconto attraverso l’occhio ed il sentimento, che va a donare allo spettatore, lo spirito dell’autore. Calandosi nell’evento ci si perde fra il colore ed il suono, in un apparire e scomparire sfumato di quadri di vita e di natura.
Ci si pone, fanciullescamente desiderosi, disposti a sentire narrare… l’altrui “Sentire”. Le storie evocate sono come fotoromanzi proiettati, privi del movimento del cinema, ma fotografie pregne, nella prigione mediatica che è l’immagine fissa, in cui la mente può liberare e viaggiare il suo spazio interiore.
Quindi la multivisione è un processo di creatività, che unendo armoniosamente le immagini con la musica, nella sintesi di una storia, idea o “sentire dell’autore”, genera forti emozioni. In estrema sintesi si può affermare che:
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“La multi visione sta alla fotografia come la poesia sta alla letteratura”.